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A prua, a poppa o all’Inglese: quanti tipi di ormeggio esistono?

Principi della navigazione: ecco i possibili tipi di ormeggio

Conoscere le manovra che si possono effettuare con un’imbarcazione è fondamentale per poterla guidare. Alcune sono complicate e solo gli skipper più esperti riescono a completare, altre invece rappresentano le basi della navigazione, necessarie per l’ingresso nel porto, per mettere in sicurezza la barca o per evitare gli ostacoli.

In questo articolo vogliamo concentrarci su una manovra in particolare, l’ormeggio. Vedremo a cosa serve, come effettuarla in sicurezza e quali sono i tipi di ormeggio che si possono effettuare.

Quali sono le principali manovre da fare con una barca?

Prima di elencare i tipi di ormeggio, è bene fare una panoramica generale sulle principali manovre da poter fare quando si è al timone di una barca.

Quando si esegue una manovra è fondamentale considerare sempre una serie di fattori, ovvero:

  • tipo di imbarcazioni
  • condizioni del mare
  • condizioni meteorologiche
  • presenza di ostacoli o di altre imbarcazioni
  • luogo in cui ci si trova

Andiamo più nel dettaglio e vediamo quali sono le manovre che si eseguono più spesso in barca:

  • Virata: serve per cambiare direzione. Bisogna tenere una velocità adeguata per evitare di perdere il controllo della barca
  • Inversione a U: consente di invertire la direzione di navigazione. Si esegue ruotando il timone fino a raggiungere un angolo di 180 gradi.
  • Evitamento: si utilizza il timone, ma talvolta anche i propulsori, per deviare dalla traiettoria di un eventuale ostacolo ed evitare la collisione
  • Ancoraggio: permette alla barca di fermarsi in un luogo preciso e restare ferma
  • Ormeggio: è la manovra che si utilizza per attraccare la barca quando si arriva in porto.

Proprio su quest’ultima manovra, una delle più complicate, che vogliamo soffermarci.

Come si effettua la manovra di ormeggio?

Quando si entra in porto e ci si appresta ad iniziare le manovre di attracco, bisogna valutare il tipo di supporto disponibile a cui fissare la barca, le specifiche del luogo in cui ci si vuole fermare, le condizioni meteo. Si deve inoltre avere ben chiaro quale tra i tipi di ormeggio si vuole effettuare per mettere in sicurezza l’imbarcazione.

Durante l’avvicinamento al punto di ormeggio si deve controllare la forza della corrente e del vento, oltre alla profondità dell’acqua. Se le condizioni sono idonee per eseguire la manovra, si procede alla preparazione delle cime che verranno utilizzate per fissare la barca.

La velocità di navigazione deve essere ridotta, utilizzando la marcia lenta, mano mano che ci si avvicina al punto di ormeggio.

A questo punto inizia la vera e propria procedura di ormeggio, che può avvenire in vari modi.

3 tipi di ormeggio possibili

I tipi di ormeggio che è possibile eseguire quando si vuole fissare una barca al molo sono fondamentalmente tre. Vediamoli nel dettaglio:

  • Ormeggio di prua: conosciuto anche come “ormeggio francese“, si effettua posizionando la prua rivolta verso la banchina. Probabilmente, tra i tipi di ormeggio, è il più semplice, perché non bisogna cambiare la posizione della barca. I problemi però potrebbero eventualmente sorgere quando bisogna uscire dal porto. Questa posizione, inoltre, tutela la privacy, perché la parte interna dell’imbarcazione è fuori dal campo visivo di chi passeggia sulla banchina.
  • Ormeggio di poppa: probabilmente è il più comune tra i tre tipi di ormeggio, perché rende agevole la discesa e la risalita delle persone sulla barca. Viene effettuato innescando la retromarcia per avvicinarsi alla banchina. Bisogna tener conto dello spazio a disposizione e della forza dei venti laterali che potrebbero far variare la posizione della barca. L’ormeggio di poppa è comodo anche perché, nel ripartire, la barca è già nella posizione corretta per uscire dal porto.
  • Ormeggio all’inglese: questa manovra serve per posizionare il fianco della barca alla banchina. Tra i tre tipi di ormeggio, quello all’inglese è il più raro e viene eseguito solo nei porti che hanno una particolare struttura, per esigenze di spazio. Per eseguirlo senza rischiare di danneggiare la barca è indispensabile l’utilizzo di parabordi.

Come rendere l’ormeggio più pratico e sicuro?

Abbiamo detto che l’ormeggio alla francese può essere quello più indicato per chi è alle prime armi, perché viene eseguito con la barca già in posizione. Tutti i tipi di ormeggio però sono manovre che richiedono attenzione e necessitano dell’aiuto di un assistente sulla banchina che dia una mano con le procedure di attracco e di fissaggio della barca alle bitte.

Come fare nel caso in cui si è da soli in barca, magari a tarda sera, e non c’è nessuno disponibile ad aiutarti? In questo caso la soluzione pratica e sicura per il tuo ormeggio è Moorsimply. Il suo braccio meccanico, azionabile con un comando a distanza, ti porge le cime agevolando la manovra. In questo modo sei indipendente e autonomo.

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